Escursione al “Sentiero delle Cipolliane”
Immaginate una bella giornata di sole, il mare da un lato, la natura dall’altro e voi in mezzo.
No, non è un sogno e tanto meno frutto della mia immaginazione!
Avete mai sentito parlare del “Sentiero delle Cipolliane”?
Qualche settimana fa ho partecipato ad una giornata organizzata proprio lungo questo sentiero, situato tra la località Ciolo (Santa Maria di Leuca) e Marina di Novaglie, per una lunghezza di circa 2,5km. Quando sono arrivato al Ciolo per parcheggiare la macchina, lo scenario era questo:
Come mi è capitato di dirvi più volte nei miei articoli, spesso siamo circondati di cose stupende, che tuttavia non conosciamo. Questo sentiero ne è una rappresentazione lampante perché io, pur essendo stato al Ciolo centinaia di volte, non lo conoscevo assolutamente e ignoravo la sua esistenza.
Questo sentiero è stato fondamentale nel passato, perché rappresentava una vecchia strada attraverso cui grazie all’aiuto di asini e animali venivano trasportate numerose merci da un capo all’altro, la più importanti di queste merci era “il sale” e per questo motivo il sentiero viene conosciuto anche come il sentiero dei “tratturi”.
Si narrano tantissime storie su questo sentiero, molte delle quali ruotano intorno al commercio illegale del sale, una delle più interessanti che ho avuto l’occasione di sentire è questa: “I ragazzi di Corsano (un piccolo paese della zona) si mettevano a fare i pali nei tratturi mentre gli adulti trasportavano il sale, nel momento in cui arrivavano i finanzieri, i pali gridavano “le pecure su trasute n’tra lu fore” in italiano “i finanzieri sono entrati nei tratturi” e così gli adulti per non essere arrestati si gettavano in mare per sfuggirgli”.
Insomma un luogo pieno di storia e di racconti di gente che l’ha vissuto e lo vive ancora oggi.
La particolarità di questo luogo è che tutto, dai muretti a secco fino ad arrivare al sentiero in se, è rimasto come tanti anni fa e “l’importa dell’uomo” sembra non essere mai arrivata.
Percorrere il sentiero è un tocco d’aria sana per i polmoni e una meraviglia per gli occhi, è possibile arrivare da capo a capo in poche ore ed è un percorso che possono fare davvero tutti dalle persone più grandi fino ai bambini, solo in alcuni punti il sentiero si fa più impervio e bisogna prestare maggiore attenzione, ma a parte questo…lo spettacolo è assicurato!
E le sorprese di questo sentiero, non sono finite!
Infatti, dopo aver percorso circa un chilometro, si incontra la “grotta dell’elefante” e guardando la foto (sotto) è facile immaginare perché abbia questo nome:
Ed è questa la parte più impegnativa, qui infatti il sentiero divide: scendendo verso il basso è possibile entrare nella grotta (terreno è molto sconnesso), se si sale verso l’alto si arriva a Marina di Novaglie.
Quello che vi consiglio è di andare all’interno della grotta, perché sebbene sia faticoso arrivarci, ripagherà tutti i vostri sforzi!
Risalendo e proseguendo il sentiero, il paesaggio cambia: le rocce a strapiombo sul mare lasciano spazio alla pianura e alle campagne piene di ulivi.
Scendendo sempre più si arriva alla tappa conclusiva del sentiero, Marina di Novaglie.
Ecco un’altra grande opportunità: coloro che hanno organizzato l’escursione (i ragazzi di @SeaSalento) hanno poi pensato alla prosecuzione della lunga camminata con un’escursione in barca lungo il litorale leucano.
Che dirvi, sebbene io non abbia potuto partecipare all’escursione in barca, è stata una fantastica esperienza, da ripetere sicuramente perché non c’è cosa più bella di passare una giornata con amici di sempre e con amici nuovi, in mezzo alla natura, dove il cielo si fonde al mare e dove in un attimo…si torna bambini.