Le PROSPETTIVE dell’ENIT all’ Unisalento
Durante le partite della nazionale di calcio si dice sempre che in Italia ci siano 60 milioni di commissari tecnici. Secondo il direttore esecutivo dell’Enit, Dott. Giovanni Bastianelli, si potrebbe dire lo stesso per quanto riguarda i temi legati al turismo.
Intervenuto all’interessante webinar organizzato dal Dipartimento di Scienze dell’ Economia dell’Unisalento all’interno del corso di Marketing Turistico tenuto dal professor Oronzo Trio, il direttore dell’Ente Nazionale Italiano per il Turismo, ha voluto aprire l’incontro con una battuta che serve a spiegare quanto in realtà, dietro al turismo, ci siano dinamiche molto più complesse di quelle che ci appaiono.
“Quando si parla di turismo, infatti, lo si deve fare anche tenendo conto della prospettiva dell’offerta, perché fermarsi a quella della domanda significherebbe farlo solo in modo parziale”.
Esaminando poi i dati degli ultimi anni, il dottor Bastianelli ha sottolineato come il turismo italiano abbia raggiunto livelli di eccellenza in termini di presenze, sapendo coniugare adeguatamente sia le esigenze di quello straniero che di quello domestico. La chiave del discorso, secondo il direttore, sta nella capacità che gli attori del turismo hanno nel comprendere i mutamenti delle esigenze dei clienti piuttosto che nell’analisi dei numeri e delle tendenze. Nel turismo, infatti, vince chi riesce a comprendere cosa è importante per il turista e non chi vuole mostrare ad esso ciò che pensa di avere di importante nel proprio territorio.
Per quanto riguarda l’emergenza legata al coronavirus, il dirigente dell’Enit ha poi spiegato come “non si deve cercare di mettere delle toppe al sistema che è in crisi” ma che, anzi, bisognerebbe comprendere che “il turismo cambierà irrimediabilmente” e che quindi la competizione futura sarà tra coloro che meglio riusciranno ad anticipare e ad adeguarsi a questi cambiamenti.
Quando poi gli è stato chiesto se fosse positivo o negativo in merito alle prospettive del turismo italiano, il dottor Bastianelli ha chiosato dicendo: “Essere positivi o negativi significherebbe avere un approccio superficiale. L’Italia ha la fortuna, rispetto agli altri paesi, di poter contare su una domanda che non vede l’ora di potervici tornare. Si tratta solo di saper organizzare modelli gestionali e comunicativi adatti ad accogliere questo nuovo tipo di turismo, per poter tornare, presto, ad i numeri che ci competono”.
Insomma, in questo interessante incontro ci è stato ribadito, una volta di più, quello che del turismo si dice da tempo ma che, probabilmente, appare più facile a dirsi che a farsi: al centro di questo settore c’è il turista e non le destinazioni, e solo in esso si possono trovare le idee e le motivazioni giuste per guidare una ripartenza quanto mai importante e necessaria.
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