Report del Turismo in Puglia nel 2020 – L’indagine di SWG (1/2)
Quali sono state le motivazioni che hanno spinto i turisti a scegliere la Puglia come meta di viaggio? Qual è stato l’impatto del coronavirus sull’esperienza complessiva del turista? Il report del turismo in Puglia 2020 costruito in base all’indagine dell’agenzia di ricerca SWG per PugliaPromozione, cerca di rispondere a queste domande attraverso un analisi dei dati raccolti nel periodo estivo.
L’indagine ha sfruttato i dati raccolti nella seconda metà di agosto, una fase molto delicata per l’estate pugliese in cui la paura per la diffusione del coronavirus è cresciuta tanto da portare il governo regionale a predisporre alcune misure per evitare l’aumento dei contagi. Un esempio tra tutti è stata la chiusura delle discoteche disposta a cavallo di Ferragosto. Tutto ciò ci porta a comprendere quanto l’emergenza legata al Covid-19 abbia avuto forti ripercussioni sul turismo in Puglia.
In questo primo grafico, estratto dal report del turismo in Puglia nel 2020, vengono analizzati profili e numeri legati alle motivazioni e alle intenzioni di viaggio dei turisti. Il 52% dei turisti arrivati in Puglia sono “habituè” che già conoscono la Puglia e che, sulla base di esperienza precedenti, hanno confermato la fiducia nella nostra regione anche quest’anno. Inferiori sono i numeri di chi ha scelto la nostra regione spinto da un un passaparola positivo, il quale è stato fortemente condizionato da parametri legati alla percezione della sicurezza in chiave Covid-19.
Più volte nel nostro blog abbiamo analizzato il tema della percezione ed in particolare nel nostro ultimo articolo abbiamo visto quanto esso sia stato importante per l’elaborazione del “Covid Safety Index”, ovvero un indice che classifica tutte le regioni italiane in base a tre elementi: la diffusione della pandemia, le politiche di risposta delle destinazioni e degli attori alla diffusione del virus e la percezione degli ospiti rispetto a questa situazione. Per affrondimenti premi qui.
Il tema della percezione è stato fondamentale anche per la stesura di questo report del turismo in Puglia nel 2020. Infatti, è proprio alla percezione di sicurezza che si lega la preoccupazione che insidia i viaggi in Puglia. Nel grafico questo si evidenzia in una doppia prospettiva: quella di chi ci è già stato e quella di chi ha intenzione di farlo. Colpisce senz’altro che le percentuali di preoccupazione siano pressoché simili, segno di come nemmeno l’esperienza diretta sia riuscita a placare le remore legate alla pandemia. Si tratta, tuttavia, pur sempre di fattori puramente legati alla percezione soggettiva: questa è inevitabilmente legata a variabili personal based e spesso a situazioni difficilmente collegabili ad una sola componente del sistema d’offerta.
Il report del turismo pugliese 2020 che vi stiamo proponendo trova una sua precisa identificazione all’interno di questo grafico sul prototipo di un’ipotetica vacanza. La voglia di scoprire posti nuovi, sia a livello nazionale che regionale, cozza fortemente con le preoccupazioni relative al rispetto delle norme di sicurezza legate all’epidemia. Quest’aspetto fa davvero riflettere, perché esprime appieno sentimenti tanto divergenti quanto indicativi: la voglia di libertà e la paura del Covid-19.
La soluzione risiede, probabilmente, nella corretta (anche se onerosa) predisposizione di un sistema di offerta che sappia comunicare (e soprattutto predisporre) misure in grado di ottemperare ad entrambi gli aspetti. Molti sono gli esempi virtuosi che l’estate 2020 ci ha restituito: il grafico, che confronta aspettative e realtà legate alla rilevazione del mese di agosto (nelle colonne di tonalità più chiara) premia le strutture balneari private, brave a coniugare percezione e realtà. Significativo è anche l’aspetto legato alle differenti aspettative sulla sicurezza formulate tra il mese di luglio e quello di agosto: il valore medio si è indubbiamente abbassato, probabilmente influenzato da un passaparola negativo o da rappresentazioni della realtà che i media ci hanno restituito nella prima parte dell’estate.
Questa indagine sul turismo pugliese ci racconta quindi di una realtà complessa, legata a fattori esogeni che inevitabilmente hanno condizionato esperienze e valutazioni dei turisti. Significativo è anche il lasso temporale in cui l’indagine è avvenuta: si tratta infatti della seconda metà di agosto, momento in cui l’estate 2020 ha perso quella sua iniziale (seppur parziale) “leggerezza” per assumere un atteggiamento più responsabile. La risposta del sistema tuttavia è stata buona: in molti sono riusciti a rispettare le aspettative ed a proporre un servizio che rispettasse parametri di qualità anche in chiave Covid-19.
Pochi settori come quello del turismo sono esposti all’azione di fattori esterni imponderabili ed incontrollabili: la chiave risiede sempre nel riuscire ad attarsi e, in Puglia, questa è un’attitudine ben collaudata.
Tutti i grafici e le immagini usate in questo articolo (compresa quella di copertina) sono di proprietà di SWG e PugliaPromozione.