Report Turismo in Italia nel 2020 – I dati delle tracce digitali
“Report Turismo in Italia nel 2020: i risultati delle tracce digitali analizzate da “The Data Appeal Company” nel nostro paese.”
A partire da gennaio e con l’aggravarsi della situazione sanitaria dapprima in Cina e poi in Europa e in altri stati del mondo, i flussi turistici hanno cominciato a diminuire sempre di più fino ad azzerarsi quasi completamente. Se in un primo periodo questo effetto è stato causato dalle misure contenitive imposte dai diversi Stati (come la chiusura delle frontiere), in un momento immediatamente successivo le procedure in entrata e in uscita definite dai vari paesi del mondo per i viaggiatori hanno ridimensionato notevolemente i flussi turistici a livello nazionale, internazionale e globale. Siamo ormai nell’ultimo mese del 2020 ed è importante, nonostante tutto, tirare le somme del fenomeno turistico italiano in un’anno così sfortunato.
Interessante a tal proposito il webinar organizzato da “The Data Appeal Company” nel quale il dott. Damiano De Marchi (Senior Analyst) ha presentato il report del turismo in Italia 2020 attraverso i risultati ottenuti dall’analisi delle tracce digitali.
Prima di tutto, cosa sono le tracce digitali? Il dott. De Marchi le ha definite come “il risultato delle relazioni tra le persone e con il mondo circostante”.
Analizzando i dati del report del turismo in Italia nel 2020 ed in particolare nel periodo gennaio 2019 – dicembre 2020 è emerso che su 617 mila punti di interesse italiani, sono stati prodotti 55 milioni di contenuti facendo dell’Italia una vera e propria destinazione digitale. L’importanza delle tracce digitali risiede nel fatto che quest’ultime possono essere utilizzate come proxy dei flussi turistici, ovvero permettono di comprendere in tempo reale l’andamento dei flussi turistici senza dover aspettare le elaborazioni ufficiali degli enti nazionali.
Questo grafico, creato con il nuovo strumento Data Appeal Studio, costituisce l’immagine più “emblematica” del report del turismo in Italia nel 2020. Possiamo infatti notare come “l’effetto Covid” si manifesti già in prossimità delle prime vere restrizioni a livello nazionale del mese di Marzo, che, insieme al blocco dei voli da e per la Cina del mese precedente, hanno contribuito al picco minimo assoluto del mese di Aprile. La ripresa si è invece mostrata con le prime riaperture di Giugno, fino a giungere al picco di miglior recupero del mese di agosto. Tuttavia questo recupero rappresenta comunque un -33% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E’ stata rilevata (rispetto al 2019) inoltre una diminuzione del 20% dei flussi esteri e soprattutto un azzeramento dei viaggi a lungo raggio a favore di quelli di prossimità. Questo calo dei flussi esteri è stato “bilanciato” (almeno in parte) da un aumento dei flussi domestici.
Sempre dall’analisi del report del turismo in Italia nel 2020 delle tracce digitali è stato dimostrato come il tema della sicurezza sia stato centrale nella prenotazione della vacanza. Gli attori turistici si sono visti costretti a effettuare degli interventi e questo ha comportato per molti la necessità di intervenire negli ambienti di lavoro apportando delle modifiche per ridurre le possibilità di contagio.
Dai dati forniti da #Istatperilpaese notiamo come nel periodo 23 ottobre – 16 novembre il 58,7% delle imprese segnalano di aver realizzato (o di stare realizzando) le modifiche necessarie. Il 75% di queste imprese forniscono attività dei servizi di alloggio e ristorazione. Questo tema delle modifiche diventa fondamentale quando si analizzano i dati del “Covid Safety Index”, ovvero un indice che tiene conto di tre aspetti differenti: la diffusione della pandemia, le politiche di risposta delle destinazioni e degli attori (di cui abbiamo parlato poco fa), la percezione degli ospiti rispetto a questa situazione.
L’aspetto più importante che emerge dal grafico è che la fiducia verso l’Italia come destinazione turistica è ancora molto bassa ed è praticamente simile a quella di marzo. Nei prossimi mesi sarà necessario lavorare nei prossimi mesi sulla percezione dei turisti attraverso delle politiche nazionali che siano in grado di ripensare in modo critico e in modo sincronico con gli operatori del turismo il sistema di offerta in modo da far ripartire il turismo in piena sicurezza.
Vogliamo ringraziare il dott. Damiano De Marchi e “The Data Appeal Company” per la concessione delle immagini e per la disponibilità.