Viaggio in Galizia – Il mio viaggio in Spagna (3/3)
La terza ed ultima tappa del nostro viaggio ci porta in Galizia, la più occidentale delle Comunità Spagnole. Toccheremo due importantissime città di questa regione: A Coruña e Santiago de Compostela.
La Galizia è quanto di più lontano si possa immaginare dalla “Spagna” tradizionale. Terra piovosa immersa nel verde, è abitata per tradizione da pescatori e da gente fortemente attaccata alle proprie tradizioni e alla propria identità storica e che ci tiene moltissimo a puntualizzare la propria origine celtica e preromana. La prima città che abbiamo visitato è A Coruña: il suo cuore è la Plaza de María Pita, la donna che salvò la città dall’attacco della flotta di Drake avvisando i cittadini con un colpo di cannone. Tutto intorno a questa piazza si sviluppa la città vecchia, percorsa da stradine che si intrecciano e si aprono a loro volta su altre piccole piazzette.
È impensabile, durante un soggiorno a A Coruña, non fare una visita alla Torre de Hércules, un imponente faro ancora operativo alto 104 metri risalente all’imperatore Traiano, che testimonia la grande importanza che la città aveva già in epoca romana. Ai piedi della scogliera che ospita il faro vi è un enorme mosaico che raffigura la Rosa dei Venti, da sempre strumento utile ai naviganti per conoscere le diverse direzioni del vento.
L’ultima città di questo nostro splendido viaggio in Spagna è Santiago de Compostela. Capitale della Galizia, è uno dei pochi luoghi che trasmette un’aura di sacralità tanto forte, a prescindere dal proprio credo. Il centro storico si stringe attorno al cuore della città che è senza dubbio la Cattedrale di Santiago, di arte romanica, che si affaccia sulla Praza do Obradoiro, che accoglie i pellegrini sfiniti dopo centinaia di km.
Cattedrale di Santiago Praza do Obradoiro
L’immagine di queste persone che arrivano e lanciano finalmente lo zaino al suolo è quanto di più suggestivo ed emozionante vi possa capitare qui. La pandemia non ha fermato la voglia e la forza di volontà di questi viaggiatori che, seppur con la mascherina, hanno voluto portare a termine il cammino intrapreso. Tuttavia, nessun pellegrino può dire di aver concluso il Cammino di Santiago senza arrivare a Finisterrae o, come viene chiamato in gallego “Cabo Fisterra”. Qui i pellegrini bruciano, in un rito suggestivo, i vestiti sulla riva del mare prima di intraprendere il viaggio di ritorno verso casa. Questo è un rito particolarmente emozionante a cui assistere perché dà la sensazione che i viaggiatori si liberino di tutto il superfluo per tornare diversi da come erano partiti.
Km 0 – Cammino di Santiago
Come il nome stesso suggerisce, gli antichi romani pensavano che il mondo finisse qui e che dopo non vi fosse più nulla ed effettivamente per migliaia di anni si pensò che al di là ci fosse solo un abisso nel quale il sole si spegneva tutte le sere e attraverso il quale si arrivava ad una regione popolata da mostri marini.
Tra una gita e l’altra vi verrà sicuramente fame. Non concluderete il viaggio in Galizia senza aver assaggiato il celeberrimo “Pulpo á Feira”, le gustosissime “Empanadas” o gli sfiziosissimi “Pimientos de Padrón” per concludere il pasto con la famosa “Tarta de Santiago”.
Pulpo á Feira Pimientos de Padrón
Grazie per averci accompagnato in questo viaggio virtuale in Spagna, che cominciando da Madrid, passando per Bilbao, si è concluso in Galizia!